Kundalini Yoga: Guida con tutto ciò che devi sapere
Il Kundalini Yoga è un’antica pratica che unisce movimento (Asana), tecniche di respiro (Pranayama), Meditazione e Mantra per farti esplorare e sviluppare al meglio il tuo potenziale interiore.
Di fatto lo Yoga Kundalini si concentra sull’attivazione di un’energia vitale dormiente chiamata proprio “Kundalini” o “Kundalini-Shakti“, che si ritiene risieda alla base della colonna vertebrale. Attraverso la pratica costante, mira a risvegliare quest’energia e a farla fluire attraverso i Chakra, portando ad una maggiore consapevolezza e benessere.
Ed ecco che, dopo aver parlato nei precedenti articoli di alcuni Tipi di Yoga come
- lo Yoga Posturale
- lo Yin Yoga
- lo Yoga per la terza età
- la Meditazione Yoga
- lo Yoga del Suono
- lo Yoga Bambini
- lo Yoga per Bambini e Adolescenti BES
- lo Yoga in Gravidanza
Oggi ci soffermeremo sul tema del Kundalini Yoga, ovvero la “Via della piena Consapevolezza”.
Non mi resta che darti il benvenuto (o il bentornato) qui sul Blog di Yoga Planet!
Ti auguro un buon viaggio tra i meandri del Kundalini Yoga e, sopratutto, un buon “Risveglio”! 🐍
Cos’è e a cosa serve il Kundalini Yoga?
Come accennato il Kundalini Yoga è una Disciplina che punta a risvegliare l’energia Kundalini, un’energia primordiale che si trova alla base della colonna vertebrale.
Infatti la parola “Kundalini” deriva dal termine Sanscrito “Kundal” che significa:
- “Cerchio”, “Anello” o “Ricciolo” per dare meglio l’idea della forma spiraleggiante che caratterizza questo tipo di energia
- “Serpente arrotolato“ poiché si riferisce ad un’energia spirituale che, secondo le antiche tradizioni tantriche e yogiche, giace dormiente alla base della colonna vertebrale; proprio come un serpente avvolto tre volte e mezzo su se stesso in Muladhara Chakra, il plesso energetico della radice
Non a caso il Kundalini Yoga era anticamente definito come “La scienza del Potere del Serpente” e si tratta di una vera e propria “tecnologia”. Difatti, già dalle prime classi di Yoga Kundalini, anche nel solo riscaldamento potresti avvertire questa spinta vorticosa e ascensionale che, inizialmente, può far pensare ad una sorta di vertigine e che potrebbe indurti ad oscillare in senso rotatorio.
Inoltre il Kundalini Yoga viene anche definito “lo Yoga della Consapevolezza” anche perchè, il primo requisito per praticarlo, è “la ricerca della Consapevolezza momento per momento”. Esattamente come l’Hatha Yoga si tratta di uno Yoga Tantrico, cioè esperienziale, che si adatta alla vita quotidiana.
Eppure, il Kundalini Yoga è estremamente più rapido dell’Hatha Yoga nel suo impatto sull’inconscio e sul corpo ed è molto più performante a livello mentale. Inoltre, a differenza del lavoro muscolo/scheletrico dell’Hatha che è più progressivo nel raggiungere la mente, il Kundalini porta rapidamente fuori dalla zona di comfort e senza mezze misure.
In più il Kundalini unisce la Shakti (energia o potere individuale) con la Bhakti (devozione intesa come azione dei Deva, divina e quindi che non lascia residuo karmico).
«Il nostro vero Sé è infinito, divino e pieno di luce. Il Kundalini Yoga ci aiuta a realizzare questa verità e a vivere una vita di gioia, pace e abbondanza»
(Yogi Bhajan)
Origini e storia del Kundalini Yoga
Il Kundalini Yoga è uno strumento potente che va utilizzato con coscienza e presenza, onestà e totalità. Devi sapere che è forse il più composito tra i vari Stili di Yoga, in quanto prevede la combinazione di:
- Tantra Yoga
- Hatha Yoga (Yoga dello Sforzo)
- Nada Yoga (Yoga del Suono)
- Shakti Yoga (Yoga al Femminile)
- Bhakti Yoga (Yoga Devozionale)
- Mantra Yoga
- Raja Yoga (Yoga Regale)
Le origini del Kundalini Yoga risalgono ad un passato remoto. Inizialmente trasmesso oralmente da Maestro a discepolo. Nel corso dei secoli ha mantenuto un carattere di “segretezza”, affondando le sue radici nell’antica tradizione tantrica esattamente come l’Hatha Yoga.
La prima menzione del termine “Kundalini” si trova nelle Upanishad, raccolta di testi filosofici vedici risalenti a circa il VI secolo A.C. Tuttavia la diffusione in Occidente risale alla seconda metà del ‘900 con Swami Sivananda ma ancor più con Yogi Bhajan che, nel 1968, spezzò quel carattere di segretezza originario, diffondendolo in modo pubblico e massiccio negli USA. Qui fondò il Kundalini Research Institute, ancora oggi, scuola di riferimento per molti.
«Il Kundalini Yoga è come un fiume che scorre verso l’oceano. Non puoi fermarlo, non puoi deviarlo. Può solo portarti verso la tua destinazione»
(Yogi Bhajan)
Tutti i benefici del Kundalini Yoga
Come avrai intuito il Kundalini Yoga è in grado di offrire innumerevoli benefici, sia a livello fisico, mentale, che spirituale.
Ed eccoti i principali vantaggi della pratica del Kundalini Yoga:
- Aumenta complessivamente vitalità ed energia
- Rafforza il sistema immunitario
- Migliora forza e flessibilità del corpo
- Riduce ansia e stress
- Migliora la qualità del sonno
- Regala una maggiore chiarezza mentale e di concentrazione
- Aumenta la creatività e l’intuito
- Migliora la capacità di gestire le emozioni
- Regala un maggior senso di calma e benessere
- Favorisce lo sviluppo della consapevolezza di sé
- Accresce lo Stato di coscienza
- Aumenta la connessione con il Sé interiore
- Sviluppa una maggiore compassione e amore per se stessi e per gli altri
- Regala un’esperienza di un senso di pace e unità
- Migliora il benessere generale
- Sviluppa e sostiene la tua spiritualità
- Risveglia l’energia Kundalini
Curiosità sullo Yoga Kundalini
Secondo la tradizione i praticanti di Kundalini Yoga dovrebbero indossare abiti bianchi e un copricapo. Ma sappi che questa stessa consuetudine non è per nulla obbligata se ciò non è confacente alla tua Natura! Anche perché è giusto sottolineare che l’aspetto più importante dello Yoga Kundalini è l’intenzione e la consapevolezza. Indossare vestiti bianchi può essere un modo per esteriorizzare queste qualità, ma non è un requisito indispensabile per trarre beneficio dalla pratica.
In ogni caso sappi che, tale scelta, è consigliata per i seguenti motivi legati ad aspetti simbolici e di funzionalità pratica:
- Purezza e Luce – Il bianco rappresenta la purezza, la luce e l’energia spirituale. Indossare abiti bianchi simboleggia l’intenzione di elevare il proprio stato di coscienza e di connettersi con l’energia divina.
- Neutralità – Il bianco è un colore neutro che non stimola eccessivamente i sensi e favorisce uno stato mentale calmo e ricettivo.
- Amplificazione dell’energia – Il colore bianco riflette tutta la luce dello spettro visibile e, secondo alcuni, amplifica il campo energetico del corpo facilitando il flusso di prana. In particolare si ritiene che l’uso del turbante aiuti a trattenere l’energia pranica nel corpo e ne eviti la dispersione.
- Comodità – Abiti bianchi larghi e fluidi permettono di muoversi liberamente durante gli Asana e le varie tecniche di Respirazione.
- Distrazione ridotta – Il bianco minimizza le distrazioni visive e aiuta a mantenere la concentrazione sulla pratica.
Come si pratica il Kundalini?
Come abbiamo visto il Kundalini Yoga combina elementi di respirazione (Pranayama), movimento (Asana), suono (Mantra) e Meditazione per risvegliare l’energia Kundalini.
Solitamente una sessione di Yoga Kundalini è strutturata in questo modo:
- Apertura con la recitazione di Mantra introduttivi come l’Adi Mantra e il Mangala Charan Mantra (di cui parleremo nei paragrafi successivi). E, a seguire, esercizi di riscaldamento per preparare il corpo.
- Sequenza principale (Kriya), vale a dire una combinazione di posizioni (Asana), tecniche di respirazione (Pranayama), Mudra (posizioni delle mani), Mantra e Meditazione. Ogni Kriya ha un obiettivo specifico, come aumentare l’energia, favorire la calma o la concentrazione.
- Rilassamento finale da effettuare sdraiati in posizione di Savasana per permettere al corpo di integrare i benefici della pratica. Si tratta di una meditazione conclusiva, un momento di silenzio per interiorizzare l’esperienza.
Gli elementi chiave in sintesi
- Asana: le posizioni classiche dello Yoga vengono utilizzate per attivare e canalizzare l’energia. Anche perché i Kriya includono spesso posizioni dinamiche e sequenze ripetitive.
- Pranayama: ovvero tecniche di Respirazione specifiche per aumentare l’energia e la consapevolezza. Il Respiro del Fuoco (Kapalabhati) e la Respirazione a narici alternate (Nadi Shodhana) sono due esempi comuni.
- Mudra: posizioni delle mani che aiutano a focalizzare l’energia e la mente. Fra le più diffuse e praticate ci sono Anjali Mudra (mani giunte davanti al petto) e Gyan Mudra (indice e pollice uniti).
- Bandha: una serie di tecniche di contrazione volontaria della muscolatura profonda che avvengono grazie alla temporanea sospensione della respirazione.
- Mantra: canti di parole sacre che hanno un effetto meditativo e vibrazionale. “Ong Namo Guru Dev Namo” è il classico Mantra di apertura.
- Meditazione: pratiche di concentrazione per coltivare la presenza mentale e la calma interiore. La Meditazione Kundalini può includere la ripetizione di Mantra, la visualizzazione o la focalizzazione sul respiro.
Asana, posizioni ed esercizi
Gli Asana del Kundalini Yoga sono molto simili a quelli di altri Stili di Yoga, come l’Hatha o il Vinyasa. Tuttavia non si focalizzano sull’allineamento fisico o sulla forza, ma piuttosto sul risveglio dell’energia Kundalini e spesso vengono eseguiti in sequenze chiamate per l’appunto “Kriya“.
Di seguito ti elenco alcuni fra gli Asana più diffusi nel Kundalini Yoga che comprendono posizioni sedute (utilizzate soprattutto nelle tecniche respiratorie e nell’attivazione di Bandha e Mudra) o sdraiate, posizioni dinamiche e di riscaldamento, posizioni in piedi, di forza, inversioni, aperture e chiusure.
- Sukhasana (Posizione Yoga semplice)
- Padmasana (Posizione Yoga del Loto)
- Ardha Padmasana (Posizione Yoga del Mezzo Loto)
- Virasana (Posizione Yoga dell’Eroe)
- Vajrasana (Posizione Yoga del Fulmine, del Diamante o della Roccia)
- Marjariasana e Bitilasana (la Posizione Yoga del Gatto e della Mucca)
- Tadasana (Posizione Yoga della Montagna)
- Vrksasana (Posizione Yoga dell’Albero)
- Utthita Trikonasana (Posizione Yoga del Triangolo esteso)
- Akarna Dhanurasana (Posizione dell’Arciere)
- Ardha Chaturanga Dandasana (Posizione Yoga della Panca)
- Bhujangasana (Posizione Yoga del Cobra)
- Chakrasana o Urdhva Dhanurasana (la Posizione Yoga della Ruota o dell’Arco all’insù)
- Dhanurasana (Posizione Yoga dell’Arco)
- Halasana (Posizione Yoga dell’Aratro)
- Janu Sirsasana (La Posizione Yoga della Testa sul Ginocchio)
- Jatharasana (“stretch pose” Posizione di allungamento e sollevamento addominale)
- Upavistha Konasana (Posizione Yoga seduta ad angolo)
- Utthita Baddha Hasta Malasana (Posizione del Corvo variante Upaveshasana)
- Navasana o Naukasana (Posizione Yoga della Barca)
- Paschimottanasana (Posizione Yoga della Pinza o allungamento frontale del Nervo della Vita)
- Salamba Sarvangasana (Posizione Yoga della Candela)
- Setu Bandha Sarvangasana o Kandharasana (Posizione Yoga del Ponte contratto o posizione sulle spalle)
- Shalabhasana (Posizione Yoga della Locusta)
- Savasana (Posizione Yoga del Cadavere)
- Ustrasana (Posizione Yoga del Cammello)
- Utkatasana (Posizione Yoga della Sedia)
- Uttanasana (Posizione Yoga della Pinza o piegamento frontale)
- Viparita Karani Asana (Posizione Yoga Rovesciata)
Pranayama
Come avrai ben capito nel Kundalini Yoga, il Pranayama assume un ruolo fondamentale, integrandosi con le posture e le meditazioni per armonizzare l’energia, elevare la coscienza e promuovere il benessere a livello fisico, mentale e spirituale.
Alcuni dei Pranayama tipici del Kundalini Yoga includono:
- Purna Pranayama (Respirazione Yogica Completa): rappresenta una combinazione di tre tipi di respirazione che interessano altrettanti differenti distretti del corpo, creando un unico atto respiratorio “perfetto” tra respirazione addominale (o diaframmatica), respirazione toracica e respirazione apicale (o clavicolare).
- Ujjayi (Respiro del Vittorioso): respirazione diaframmatica profonda con un suono sibilante particolarmente utile per rilassare il corpo e la mente, aumentare la concentrazione e l’introspezione.
- Nadi Shodhana (Respiro a Narici Alternate): respirazione lenta e controllata, alternando le narici. Viene praticata soprattutto per bilanciare i due emisferi cerebrali, calmare la mente e favorire la concentrazione.
- Kapalabhati (Respiro di Fuoco): respirazione diaframmatica rapida e potente, con contrazioni addominali. Serve perlopiù ad aumentare il fuoco digestivo, purificare il sangue, energizzare il corpo e la mente.
- Bhastrika (Respiro a Mantice): respirazione vigorosa con forti inspirazioni ed espirazioni. Aumenta l’energia e la vitalità, stimola il sistema immunitario e la circolazione.
Oltre a questi, esistono molti altri Pranayama specifici del Kundalini Yoga, spesso combinati con Mantra, Mudra e visualizzazioni per ottenere effetti specifici e mirati.
Kundalini Yoga e Mantra
«Vale per l’insetto, come per gli astri, esseri umani, vegetali o polvere cosmica, tutti danziamo a ritmo di una melodia misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile»
(A.Einstein)
Kundalini Yoga e Mantra rappresentano un incredibile connubio, uno strumento davvero potente per la trasformazione interiore. In sintesi i Mantra sono sequenze di parole o sillabe sacre in Sanscrito, la lingua antica dell’India.
Solitamente vengono ripetuti in modo ritmico durante la pratica del Kundalini Yoga. Questo perché il suono e la vibrazione che producono hanno un effetto potente sulla mente e sul corpo:
- Favoriscono il rilassamento e la concentrazione
- Rilascio di stress e tensioni
- Apertura del cuore e compassione
- Connessione con la propria saggezza interiore
In particolare, nel Kundalini Yoga esiste un’intera Scienza sul potere del Mantra: viene chiamata la “Tecnologia della Shabad-Guru”. E, come ben illustrato all’interno del nostro manuale di Formazione Kundalini Yoga, “Shabad” letteralmente significa “taglia-l’Ego”, per essere in perfetto controllo di te stesso.
1 | Adi Mantra
La pratica del Kundalini Yoga inizia sempre con la recitazione di un Mantra chiamato “Adi Mantra”. Si tratta di un Mantra protettivo e di comunione con l’anima. In altre parole è una sorta di conversazione di noi stessi con l’anima, una combinazione di parole che ci portano a riconoscere l’impegno che mettiamo in questa relazione.
Nello specifico viene recitato 3 volte: la prima volta serve per fissare la vibrazione; la seconda per proiettare la vibrazione; la terza per connetterci con la vibrazione.
«Ong Namo – Gurudev – Namo»
«Mi inchino alla Saggezza Divina – Mi inchino alla Coscienza Divina che è in Me»
2 | Mantra Aad Guray Nameh
A seguire viene fatto vibrare il Mantra “Aad Guray Nameh”. Questo Mantra rappresenta uno “scudo protettivo” per se stessi e per il gruppo. Rappresenta la prima parte del Mangala Charn Mantra, un canto protettivo recitato all’inizio di molte pratiche di Kundalini Yoga. Si ritiene che connettersi con la saggezza primordiale porti guida, protezione e chiarezza mentale.
«Aad Guray Nameh – Jugad Guray Nameh
Sat Guray Nameh – Siri Guru Devay Nameh»
«Io mi inchino alla saggezza primaria attraverso le Ere
Mi inchino alla vera saggezza
Mi inchino alla grande invisibile saggezza»
3 | Mantra Sat Nam
Solitamente, alla chiusura di ogni classe Kundalini, viene recitato per 3 volte il Mantra “Sat Nam”. Si tratta di un Mantra molto semplice ma estremamente potente. È una parte o un seme del celebre “Mul Mantra” e ti permette di comprendere la verità dell’esperienza che stai vivendo nel momento presente.
«Sat – Nam»
«La mia Identità è Vera» o «Io Sono la Verità (della esperienza che sto vivendo)»
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Conclusioni + Video
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Namastè
Francesca Nera 😊