HATHA YOGA: LA VIA DELLO SFORZO

HATHA YOGA: LA VIA DELLO SFORZO

Nell’articolo di oggi, scopriremo cos’è lo Hatha Yoga, disciplina millenaria sempre più diffusa in Occidente.

Un tuffo nel passato alle origini, un viaggio a ritroso per tornare alla sua essenza originale, distorta nel passaggio e nella diffusione dall’Oriente all’Occidente. Privato delle sue qualità essenziali, lo Hatha Yoga si è trasmutato in merce appetibile alla moltitudine in un mercato spesso di bassa qualità che di yogico ha ben poco.

Facciamo un po’ di chiarezza. Buona Lettura.

HATHA YOGA: COS’E’

Dare una definizione di cosa sia lo Hatha Yoga non è semplicissimo, ritengo qualsiasi termine riduttivo.

Nella sua componente etimologica, torna alla radice sanscrita “jug” nel significato di aggiogare, esplicando un legame che, nell’essenza yogica, rappresenta l’unione con il divino.

Il termine Hatha si compone di due termini Ha e Tha.

Rispettivamente indicano il Sole e la Luna e indubbiamente hanno poco in comune con i termini sanscriti Surya e Chandra.

Nella sua essenza filosofica, lo Hatha Yoga rappresenta la Via dello Sforzo.

Non disprezza il corpo, né lo considera da impedimento alla Realizzazione, al contrario, lo utilizza avvalendosi di tecniche complementari che ben si integrano tra di loro.

Probabilmente il più conosciuto in Occidente tra le tipologie – sebbene lo Yoga sia uno solo – lo Hatha Yoga non è solo fisico ma utilizza pratiche differenti che mirano al Risveglio dell’energia Kundalini, simbolo delle potenzialità latenti e assopite nell’essere umano.

HATHA YOGA E ORIGINI

Come anticipato, il termine Hatha non è di origine sanscrita.

Ma cosa è il Sanscrito?

Ritenuta perfetta, la lingua dei brahamani, è una delle lingue ufficiali dell’India ormai in uso solo in alcuni riti induisti.

Tra le lingue più antiche, il Sanscrito è di derivazione indoeuropea, precisamente indo-ariia.

I testi classici dell’India sacra, come i Veda, sono in sanscrito, con un sistema sillabico definito devanagari.

Nel 1500 a.C. circa, gli Arii, un popolo rozzo e nomade, invadono le valli sub-himalayane distruggendo la pacifica e fiorente civiltà dei Dravidi.

Stanziati lungo le valli del fiume Indo, i Dravidi professavano il culto della Dea-Madre, individuando nelle forze della natura e nella fecondità, la potenza del divino.

Tale culto esprimeva il legame con le divinità attraverso la sessualità, senza creare conflitti con essa.

Siti archeoligici hanno riportato alla luce graffiti rupestri, iconografie e statuine in posizioni yogiche.

Le origini dello Hatha Yoga sono legate alle concezioni tantriche della civiltà dei Dravidi e non alle origini Indù come invece a lungo si è pensato.

PRINCIPALI MAESTRI E SCUOLE

Lo Hatha Yoga, Yoga Tantrico, si è diffuso inizialmente in modo orale, tramandando la sua eredità da Maestro a discepolo.

Quanto rinvenuto per iscritto, nel tempo, ha subito svariate censure che hanno ridotto i trattati a brevi versi spesso enigmatici e di difficile interpretazione.

Ma prima di parlare di testi classici, coloriamo la storia dello Hatha Yoga di leggenda.

Si narra che, in una grotta affacciata sull’Oceano Indiano, il dio Shiva istruisse la sua dolce Parvati alla Disciplina Sacra. Affascinato da quelle posizioni, un pesce, ammaliato ed estasiato, li osservava e da lì a poco si ritrovò a praticare.

Shiva si accorse di lui.

Dapprima irato, subito dopo incantato dalla perfezione degli Asana, il dio non esitò a premiare la devozione del pesce trasformandolo in un Siddha, un uomo perfettamente evoluto che avrebbe divulgato lo Yoga tra gli uomini.

Matsyendranatha, l’uomo pesce, che la storia colloca in epoca prescristiana, fu il primo Yogi.

E qui la leggenda si intreccia con la storia.

Si ritiene che un suo discepolo Gorakshanatha autore di un trattato yogico “Goraksha Samhita” abbia ispirato trattati successivi alla base dello Hatha Yoga: Hathayogapradipika, ad opera del Maestro Svatmarama Swami, “Gheranda Samhita” e “Shiva Samhita”.

Swatmarama, nel suo “Luce dello Hatha Yoga” (Hathayogapradipika), descrive 15 Asana. E’ considerato il Maestro ispiratore.

Verso la metà del XIX sec, lo Yoga arriva in Occidente con i primi Maestri indiani tra cui Swami Vivekananda, Swami Sivananda e Paramahansa Yogananda.

Contemporaneamente, nella scuola di Mysore in India, Krishnamacharya, il padre dello Yoga moderno, istruiva allievi che sarebbero diventati celebri come Pattabhi Jois, che avrebbe ideato una tecnica in Vinyasa, l’Ashtanga, e Iyengar, quest’ultimo fondatore di un suo metodo e di una sua scuola di pensiero.

 HATHA YOGA E PRATICHE

Lo Hatha Yoga utilizza l’energia vitale integrando pratiche che mirano ad una evoluzione progressiva verso la consapevolezza.

Scopriamo insieme le principali:

  • Gli Asana
  • Il Pranayama
  • Il Rilassamento
  • La Meditazione

GLI ASANA

Gli Asana sono le Posizioni dello Yoga.

Precisi allineamenti del corpo, da non confondere con semplici esercizi ginnici.

Molti esercizi si prestano bene a Posizioni di Yoga in due, rendendo la pratica vivace e anche divertente.

Gli Asana racchiudono in sé consapevolezza del corpo, movimento nella corretta respirazione, meditazione nella presenza.

Rappresentano un primo passo verso lo Yoga dagli indubbi benefici fisici che si riflettono sulla sfera mentale e spirituale.

I nomi in sanscrito riportano alla mitologia indù, a nomi di animali ed elementi naturali.

Se vuoi saperne di più sugli Asana, clicca qui.

IL PRANAYAMA

Il Pranayama potremmo definirlo Scienza Yogica del Respiro.

Per molti controllo, personalmente preferisco Espansione del Respiro.

E’ nel Pranayama che si compie il tentativo di unione, espansione appunto, tra il respiro individuale e quello universale.

Ma cosa è il Prana?

Prana è energia vitale, l’energia cosmica che muove il mondo, presente in tutto ciò che è Vita.

Lo Hatha Yoga si avvale delle Tecniche di Pranayama come metodo per distribuire consciamente le energie vitali all’interno del corpo e migliorare il metabolismo pranico.

Consapevolezza e propriocezione del respiro sono un primo passo verso tecniche di Pranayama più avanzate.

Se vuoi sperimentare, cerca i nostri video sul canale YouTube Scuola di Formazione Insegnanti YogaPlanet.

IL RILASSAMENTO

Lo Hatha Yoga non è solo Yoga del corpo fisico, la sua azione si estende al corpo energetico, al mentale, alla sfera emotiva e spirituale che non è necessariamente legata alle religioni.

Una pratica consapevole e presente distoglie la mente dal logorio quotidiano, portando quiete interiore, rilassamento fisico e mentale.

Non a caso qualsiasi sessione di Yoga si conclude con la Posizione di Savasana, tra le più avanzate e difficili da praticare.

Il corpo in abbandono, permette al praticante di assaporare i benefici della pratica svolta.

Il Respiro si fa lento e profondo,  l’infinito mondo interiore affiora e nella immobilità e quiete del corpo, la mente si arrende e tace.

LA MEDITAZIONE

Di Meditazione abbiamo parlato in un recente articolo – se lo hai perso o hai voglia di rileggerlo, clicca qui.

La Meditazione è uno stato della mente, una quarta dimensione, che agisce stimolando determinate onde cerebrali.

Quella che comunemente indichiamo come Meditazione, in realtà sono tecniche per favorire questo passaggio, da uno stato vigile, attento e sveglio, ad uno stato di mente rilassata che va oltre il sonno e il sogno.

Tra le tecniche, la Meditazione Trascendentale è la più diffusa grazie alla semplicità e ai suoi benefici approvati scientificamente.

Lo Hatha Yoga si avvale di tecniche meditative che disciplinano la mente. Con il tempo e la costanza della pratica ogni gesto quotidiano sarà meditazione.

 HATHA YOGA E BENEFICI

I benefici dello Hatha Yoga sono molteplici e sperimentabili.

Disciplina completa, utilizza il corpo come punto di partenza, per giungere al mentale e allo spirituale con pratiche specifiche.

La mente diviene progressivamente quieta.

Esplorare l’interiorità quando i processi intellettivi rallentano, lascia spazio alla vera natura e alla spiritualità.

La Respirazione più consapevole e profonda, migliora problematiche legate ad ansia, lievi disturbi depressivi, asma e affezioni bronchiali.

Indubbi i benefici fisici, dal miglioramento della postura alla tonicità, elasticità e allungamento muscolare e fasciale.

Lo Hatha Yoga rende flessibile la colonna vertebrale, e in generale tutto il sistema scheletrico, muscolare e le articolazioni agendo in modo favorevole su mal di schiena, scoliosi, cervicalgie, sciatalgie, problematiche molto comuni.

La pratica costante protegge da patologie cardiache e respiratorie, rinforza le ossa, migliora le funzioni cerebrali, concentrazione e attenzione, migliora l’equilibrio, regola la pressione sanguigna, le funzioni riproduttive e sessuali, il metabolismo, contribuendo alla perdita di peso e al mantenersi in forma.

HATHA YOGA E VINYASA

Sulle basi dello Hatha Yoga, crescono sempre più le sessioni di Vinyasa.

Il Vinyasa, tra le tecniche Yoga, utilizza le Posizioni Hatha in modo dinamico in una perfetta sincronia in cui il movimento ha origine e segue il respiro.

Intenso o flow, è una pura meditazione che richiede presenza costante e dona flessibilità ed elasticità al corpo.

Nei vari passaggi, gli Asana sconfinano l’uno dentro l’altro, in una danza sacra animata dal respiro e dall’energia vitale.

La diffusione dello Yoga negli ultimi anni è aumentata in modo considerevole grazie anche a tutorial che permettono esercizi Yoga a casa.

E se una pratica di Hatha Yoga tra i tanti benefici allunga e tonifica la muscolatura, modellandola, una pratica di Hatha Yoga in Vinyasa, migliora notevolmente le funzioni metaboliche favorendo l’eliminazione di tossine e bruciando calorie.

Una buona pratica, coadiuvata da una corretta alimentazione e da un buon apporto di acqua, favorisce la perdita di peso corporeo, la riduzione della massa grassa in eccesso e della cellulite.

Il consiglio è quello di sperimentare.

Che si tratti di pratica statica o dinamica, i benefici non tarderanno ad arrivare.

E a tal proposito ti lascio un video della nostra Elisa in una lezione guidata da Igor Cerfolli, Maestro e Dirigente Didattico YogaPlanet Scuola di Formazione Insegnanti Yoga.

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A presto

Mary Bellomo