Bhastrika Pranayama: tutto sul respiro a mantice

Bhastrika Pranayama è una tecnica di respiro molto conosciuta.
Spesso si tende però a confonderla con Kapalabhati, eppure si tratta di due pratiche differenti.
Se sei un Insegnante Yoga probabilmente ne sarai già al corrente…
Tuttavia oggi cercheremo di capire esattamente che cos’è il cosiddetto “respiro a mantice” o “respirazione del mantice”.
Dopo aver parlato negli ultimi articoli di:
- Purna Pranayama (la respirazione yogica completa)
- Sama Vritti Pranayama (la respirazione quadrata)
- Pranayama Ujjayi (la respirazione del vittorioso)
- Nadi Shodhana Pranayama (la respirazione a narici alternate)
- Viloma Pranayama (la respirazione frazionata)
- Bhramari Pranayama (la respirazione dell’ape)
- Kapalabhati Pranayama (il respiro di fuoco)
Il nostro viaggio alla scoperta degli esercizi di respiro più diffusi fra i vari Stili di Yoga non può che proseguire con Bhastrika Pranayama!
Grazie per essere “approdato” qui sul Blog di Yoga Planet 🙏🏻
Buona lettura!
Che cos’è Bhastrika Pranayama?
Per comprendere che cosa sia Bhastrika Pranayama cominciamo dall’etimologia del termine Sanscrito:
- “Bhastrika” vuol dire “mantice”. Ed è proprio l’immagine del mantice che restituisce bene l’idea della tecnica a “soffietti”. Infatti, esattamente come il fabbro utilizza il mantice per ravvivare il fuoco, creare calore e purificare il ferro, così il movimento del diaframma in Bhastrika Pranayama stimola il fuoco interiore (Agni) e l’energia Kundalini.
- La parola “Pranayama”, come ormai saprai, si riferisce al “controllo dell’energia vitale”.
È una Disciplina complementare allo Yoga inclusa negli Otto passi Yoga di cui parla Patanjali nei suoi Yoga Sutra. Oltretutto il Pranayama non comprende solo tecniche di respiro ma riguarda diverse pratiche finalizzate al controllo e all’espansione dell’energia come, ad esempio, le Mudra e i Bandha.
Di conseguenza Bhastrika Pranayama significa proprio “respiro a mantice”.
Non a caso, durante la sua esecuzione a intensi e rapidi “soffietti”, è come se riproducessimo il movimento e il suono del mantice. Anche perché è necessario ricorrere ad una respirazione che attivi il movimento costale laterale, posteriore e frontale (proprio come un mantice).
A cosa serve praticare il respiro a mantice?
Con Bhastrika Pranayama compiamo una serie di inspirazioni ed espirazioni piuttosto veloci ed intense.
Di conseguenza si tratta di una fra le tecniche Yoga più attivanti ed energizzanti.
Difatti è una respirazione molto utile se desideri provare una sensazione generale di vigore, in grado di darti una sferzata di energia, sia al corpo che alla mente.
Inoltre, praticare il respiro a mantice, aiuta a favorire i processi digestivi, ad attivare il metabolismo e a migliorare la peristalsi intestinale.
Non solo! Se eseguita con costanza contribuisce a risvegliare Kundalini, quell’energia creativa che giace dormiente alla base di Muladhara Chakra.
Ma se vuoi scoprire tutti i benefici di Bhastrika Pranayama ti consiglio di proseguire nella lettura… Più avanti troverai un paragrafo dedicato proprio a questo!
Come prepararsi a Bhastrika
Bhastrika è un grande “classico” del Pranayama.
Infatti il respiro a mantice è menzionato in due importanti opere dello Yoga: l’Hatha Yoga Pradipika e la Gheranda Samhita.
Tuttavia si tratta di una tecnica piuttosto avanzata che richiede una buona dose di preparazione.
Dopotutto Bhastrika Pranayama prevede una serie di respirazioni molto rapide e potenti.
Pertanto richiede un approccio graduale, sia nella modalità che nei tempi.
Per eseguirla correttamente è necessario cominciare ad attivare una respirazione yogica completa, in cui la cintura addominale sia ben controllata.
In questa azione il torace partecipa attivamente al punto che, durante la pratica di Bhastrika, le costole si espandono e si contraggono con forza.
In sintesi, l’inspirazione assomiglia a quella svolta con Ujjayi mentre l’espirazione è simile a quella di Kapalabhati. Di conseguenza ti suggerisco di prendere prima confidenza proprio con Ujjayi e Kapalabhati.
Inoltre, per prepararsi alla pratica, è importante pulire i seni nasali. Quindi, per eliminare eventuali ristagni di muco, sarebbe buona prassi eseguire prima Jala Neti.
Bhastrika Pranayama: la tecnica
Per ricapitolare Bhastrika Pranayama è una tecnica in cui si eseguono energicamente sia l’inspiro che l’espiro ma, a differenza di Kapalabhati, a muoversi questa volta non è il ventre ma il torace.
Benissimo… ora possiamo cominciare con la tecnica vera e propria di Bhastrika Pranayama!
Ecco come fare il respiro a mantice in pochi, semplici, step:
- Comincia indossando abiti confortevoli, poi trova una posizione comoda sul tappetino.
Assumi una postura a gambe incrociate come Sukhasana o Siddhasana.
Se preferisci puoi prendere anche Ardha Padmasana, Padmasana oppure Vajrasana, purché la tua colonna vertebrale sia ben eretta. - Adesso chiudi gli occhi e porta la tua consapevolezza all’interno…
Semplicemente osserva l’aria che entra ed esce dalle tue narici in maniera del tutto spontanea. - A questo punto, per attivare correttamente Bhastrika Pranayama, puoi appoggiare le mani ai lati della cassa toracica (come se ti volessi abbracciare). Così facendo potrai verificare tu stesso se c’è la giusta espansione e contrazione del torace.
- Subito dopo, tenendo la cintura addominale controllata, inspira profondamente dal naso ed espira con forza espellendo tutta l’aria come per Kapalabhati.
- Prosegui inspirando subito aria nei polmoni ed espirando, in entrambi i casi con forza.
Sia la fase di inspiro che di espiro sono attive, energiche e in rapida successione.
Se stai eseguendo bene Bhastrika Pranayama dovresti sentire le costole che si allontanano tra loro dilatando la cassa toracica quando inali e la gabbia toracica che si contrae quando esali. - Ripeti il respiro a mantice per qualche ciclo in maniera rapida e ritmata (senza però andare mai in affanno!). Per intensificare la pratica puoi scegliere di inserire anche delle ritenzioni (Kumbhaka) o attivare i tre Bandha. In ogni caso le respirazioni dovrebbero essere brevi e intense ma, se sei ancora agli inizi, non avere fretta! Concediti sempre qualche pausa tra un ciclo e l’altro.
- Dopo alcuni cicli lascia che il respiro torni a fluire in maniera naturale e, molto gradualmente, riapri gli occhi.
Bhastrika Pranayama: tutti i benefici
Bhastrika Pranayama regala incredibili benefici, sia al corpo fisico che a quello pranico (o sottile).
Ecco tutti i vantaggi di una pratica costante:
- Rivitalizza e dona energia agli organi del corpo e ai tessuti
- Aumenta la circolazione sanguigna
- L’escursione dinamica del diaframma massaggia gli organi addominali
- Stimola Agni, il fuoco digestivo, che aiuta nel processo di elaborazione dei cibi e delle emozioni
- Rinforza i polmoni
- Rende più elastica e flessibile la gabbia toracica
- Rinvigorisce gli organi addominali, migliorando la digestione
- Aiuta il corpo ad eliminare scorie e tossine
- Aumenta la quantità di ossigeno nel corpo e diminuisce quella di anidride carbonica
- Il calore prodotto da Bhastrika Pranayama stimola anche il metabolismo
- Migliora la peristalsi intestinale
- Stimola le difese immunitarie
- Allevia le infiammazioni in caso di raffreddore, sinusite e mal di gola
- Può essere utile alle donne nell’affrontare il parto (dopo alcuni mesi di adeguata e corretta preparazione)
- Rinforza il sistema nervoso inducendo pace e concentrazione mentale in preparazione alla Meditazione
- Aiuta a risvegliare le facoltà sopite della Mente
- Contribuisce a risvegliare l’energia Kundalini
- È uno dei migliori esercizi propedeutici a Pratyahara (ritiro dei sensi) e Dharana (concentrazione yogica)
- Aiuta a equilibrare i Dosha (Kapha, Pitta e Vata)
- L’accelerazione sanguigna nel cervello durante la pratica agisce sui Chakra Ajna (Terzo Occhio) e Sahasrara (Corona)
- L’interiorizzazione durante la ritenzione del respiro (Kumbhaka) stimola Muladhara Chakra (la Radice), soprattutto se combini Bhastrika Pranayama con l’attivazione dei tre Bandha
Bhastrika: precauzioni e controindicazioni
Come detto Bhastrika Pranayama è considerata una pratica avanzata.
Inoltre, siccome è sostanzialmente una respirazione iper-ventilante, ha delle ripercussioni su tutto il corpo. Quindi è bene partire con estrema cautela.
Ecco le principali precauzioni e controindicazioni da adottare se intendi approcciarti a Bhastrika:
- Da evitare in caso di cardiopatie, ipertensione, ernie e ulcere gastroduodenali.
- Per la sua potenza è da evitare in caso di epistassi, gravi disturbi ad occhi e orecchie.
- Non eseguire Bhastrika se soffri di epilessia o vertigini.
- Il respiro a mantice è generalmente sconsigliato nei primi tre mesi di gravidanza e durante i giorni di ciclo mestruale.
- Da evitare in presenza di problematiche polmonari come, ad esempio, asma o bronchite cronica.
- Eseguire Bhastrika Pranayama rigorosamente a stomaco vuoto e, se possibile, dopo le evacuazioni del mattino.
- Come già detto, prima di iniziare l’esercizio è importante che i seni nasali siano ben puliti.
- Durante l’estate, se la temperatura è elevata, dovresti limitare la pratica solo al mattino o alle ore più fresche
- Bhastrika Pranayama è una tecnica molto potente quindi cerca di praticarla sotto la guida di un Insegnante Yoga qualificato. In caso di giramenti di testa, vertigini o sensazione di nausea interrompi subito l’esercizio.
- Per qualsiasi dubbio non esitare a consultare il tuo medico di fiducia!
- In ogni caso, per praticare in tutta sicurezza Bhastrika Pranayama, occorre procedere per gradi. Se sei alle prime armi ti consiglio di evitare respirazioni troppo violente e di riposare brevemente al termine di ogni ciclo. In altre parole: ricorda di rispettare sempre e comunque il tuo corpo!
Differenze tra Kapalabhati e Bhastrika
Sicuramente, sia Kapalabhati che Bhastrika, sono due tecniche di Pranayama estremamente energizzanti. Inoltre hanno diversi benefici in comune tanto che Kapalabhati può essere considerata come una sorta di “forma attenuata” di Bhastrika. Infatti, come visto, il respiro di fuoco può benissimo fungere da preparazione a Bhastrika Pranayama.
Nonostante ciò vi sono alcune differenze sostanziali tra i due tipi di esercizio:
- In Kapalabhati l’enfasi è sull’espirazione forzata e ripetuta mentre in Bhastrika l’accento è tanto sull’inspirazione quanto sull’espirazione, che sono entrambe attive.
- In Kapalabhati abbiamo a che fare con una respirazione diaframmatica pura in cui il torace dovrebbe rimanere il più possibile bloccato a differenza di Bhastrika in cui il torace partecipa attivamente alla pratica, come l’intero apparato respiratorio.
- Se Kapalabhati contribuisce a purificare le vie respiratorie (in qualità di Kriya), con Bhastrika esse devono essere libere e pulite prima di iniziare la pratica.
Ad ogni modo, per comprendere meglio la differenza tra Kapalabhati e Bhastrika Pranayama, ti lascio in compagnia di un interessante video della nostra Elisa Marzola, Insegnante ed Esperta di Pranayama dello Staff Yoga Planet 👇
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Quando praticare Bhastrika Pranayama?
Ma quali sono i momenti più indicati per praticare Bhastrika Pranayama?
Trattandosi di un Pranayama estremamente rivitalizzante ed energizzante sarebbe preferibile eseguirlo al mattino o comunque nella prima parte della giornata. In ogni caso sempre a stomaco vuoto.
Tuttavia non c’è una vera e propria regola fissa. Il faro che dovrebbe sempre guidarti è il tuo personale (e insindacabile) “sentire”. Purché tu sia sempre consapevole e goda complessivamente di un buono stato di salute.
(A tal proposito non perdere mai di vista le controindicazioni citate in uno dei paragrafi precedenti!)
Ma ecco alcuni esempi in cui potresti scegliere di eseguire Bhastrika Pranayama:
- Di prima mattina per regalare una bella sferzata di energia e vitalità al tuo corpo e alla mente
- Durante una sessione di Pranayama
- All’inizio o al termine della tua pratica di Asana
- Durante la pratica di alcune Posizioni Yoga, per una dose di energia extra (soprattutto durante le classi di Kundalini Yoga)
- In combinazione alla pratica di Mudra e Bandha, per aumentarne i benefici
- Prima di accedere alla Meditazione
- Più in generale, in qualunque altro momento della giornata tu ne senta la necessità, ad eccezione della sera o comunque evitando le ore che precedono il sonno
Conclusioni
E anche oggi siamo giunti al termine del nostro viaggio alla scoperta di Bhastrika Pranayama.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per affinare la tua pratica o, se sei già un Insegnante Yoga, per trovare qualche spunto da proporre durante le tue lezioni.
Se invece è la prima volta che sperimenti il respiro a mantice ricorda di non avere fretta!
Con il tempo e la costanza sono certa che ti abituerai a questo tipo di respirazione. E potrai aumentare gradualmente anche la sua velocità, mantenendo sempre un buon ritmo.
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Se invece desideri approfondire la tecnica di Bhastrika Pranayama e magari sogni di diventare Insegnante… Scopri le offerte che ti abbiamo riservato per i nostri Corsi Insegnanti Yoga e le nostre Specializzazioni Yoga!
Nel frattempo ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato…
Ti aspetto molto presto qui sul Blog di Yoga Planet con altri approfondimenti che riguardano il magico universo dello Yoga…
Buon respiro! 💨
Francesca Nera