Saraswati: la Dea della saggezza e conoscenza
Saraswati, o Sarasvati, è tradizionalmente considerata la Dea che fluisce come linguaggio, intuizione e suono. Oggi ci addentriamo quindi nella dimensione squisitamente femminile di saggezza, conoscenza e creatività.
Dopo aver sondato negli articoli precedenti gli aspetti della Shakti connessi a:
- Forza e protezione con Durga
- Abbondanza e buona sorte con Lakshmi
- Potenza inarrestabile e rivoluzione con Kali
… è giunto il momento di soffermarci su un’altra delle principali divinità indiane (Devi): Saraswati.
Cominciamo col dire che Saraswati incarna l’espressione della femminilità collegata alle arti e al sapere. In altre parole abbiamo a che fare con la Dea indiscussa della parola, della musica e dell’intuizione di cui ne incarna perfettamente il flusso creativo.
Affascinante non trovi?
Tuttavia, se sei curioso di conoscere più da vicino le qualità di Saraswati per riuscire ad integrale e ad espanderle nella tua vita quotidiana, ti suggerisco di proseguire nella lettura!
Buon viaggio 😉
Chi è Saraswati?
Come accennato nell’introduzione, Saraswati è la rappresentazione della conoscenza, delle arti e del sapere. Infatti questa Dea è particolarmente dedita all’intelletto; solitamente poco interessata alle questioni terrene come possono essere l’amore e la sessualità.
A lei viene attribuita persino la creazione dell’alfabeto Sanscrito e del Logos indiano.
Dunque il suo nome deriva dalla lingua sanscrita e significa letteralmente:
- “colei che scorre”
- “colei che fluisce”
Questo poiché, in una delle sue forme più antiche, Saraswati è la Dea di un fiume sacro ed è inequivocabilmente associata all’elemento Acqua.
Del resto Saraswati è venerata sin dall’epoca vedica come Dea della conoscenza e delle arti, della letteratura, musica, pittura e poesia, ma anche della verità, del perdono, delle guarigioni e delle nascite. Ed è spesso menzionata nei testi sacri Rig Veda e Purana come divinità fluviale.
Non a caso, come vedremo, nelle sue raffigurazioni è quasi sempre presente un corso d’acqua accanto a lei. D’altra parte, spesso si parla anche di “sete di conoscenza”. E, come divinità fluviale, Saraswati è sempre stata associata alla fertilità e alla prosperità, ma anche alla purezza e alla creatività.
Storia, mito e iconografia della Dea
Saraswati è la consorte di Brahma che, secondo il concetto di Trimurti, è considerato il Dio della Creazione.
Si narra infatti che ella emerse dalla bocca del Dio come potere della parola per accendere in lui la sapienza creativa ed aiutarlo a dar vita all’Universo. Non solo. Secondo la leggenda, si racconta che in principio Brahma non avesse proprio idea di come dare una forma ordinata al cosmo oltre al caos. Così, dai suoi stessi interrogativi, nacque Saraswati portando in dono la risposta: “Dalla Conoscenza verrà l’azione creativa”.
Ma scopriamo l’iconografia di Saraswati, davvero ricca di rimandi simbolici…
- Saraswati è spesso raffigurata come una splendida donna che cavalca un cigno bianco, simbolo di purezza e della vera conoscenza.
Ma questo animale rappresenta anche il discernimento e l’evoluzione spirituale.
In alcune rappresentazioni il suo veicolo è il pavone, uccello vistoso e bellissimo simbolo di vanità, ma che viene sottomesso dalla Dea.
In alcuni casi è seduta su un fiore di loto bianco, emblema della pura spiritualità. - La sua pelle è chiara come la luna, anche qui a indicarne l’assoluta purezza. E, solitamente, non è adornata da gioielli e preziosi come Lakshmi; anzi è spesso in abiti austeri e di colore bianco.
- Saraswati è spesso descritta e ritratta con quattro braccia che rappresentano la mente, l’intelletto, la coscienza e l’ego. Cioè i quattro aspetti della persona coinvolti nell’apprendimento.
- Tra le mani regge una Vina (che è uno strumento musicale, una sorta di liuto simbolo delle arti);
una Mala (che rappresenta il potere della Meditazione e della spiritualità);
i Veda (che rappresentano l’eterna conoscenza);
e un’ampolla di Acqua sacra (simbolo della forza creatrice e purificatrice). - Come già detto di solito Saraswati è rappresentata accanto ad un fiume che, oltre a ricordare le sue origini di Dea fluviale, rappresenta lo scorrere della parola e della sapienza.
I nomi di Saraswati
Anche la Dea Saraswati, così come le altre Devi del pantheon induista, è conosciuta con diversi nomi riconducibili alle sue specifiche caratteristiche.
In particolare, fra gli epiteti con cui viene solitamente invocata ricordiamo:
- Mahavidya, vale a dire “Grande Conoscenza”
- Bharati, cioè “Eloquenza” ma anche “Colei che irradia Conoscenza e Saggezza”
- Brahmi o Brahmani, la “Sposa di Brahma“
- Vedamata, come “Madre dei Veda”
- Vac, inteso come “discorso”, “parola” e “linguaggio”
- Brahmi, vale a dire “Vastità”
- Vani, “linguaggio” o “suono”
- Vagishvari, “Dea della parola“
- Hamsavahini, “Colei che cavalca un cigno“
- Sarada
Pratica dedicata alla Dea
Far fluire in noi l’energia di Saraswati, di fatto, significa concentrarsi su molteplici aspetti della propria Natura. Per cominciare è fondamentale esplorare il concetto di autenticità.
Ma è importante lavorare per riuscire a percepire al meglio le nostre intuizioni, possibilmente dando sfogo alla nostra creatività.
In altre parole, non limitarci ad entrare in contatto con la conoscenza ma provare anche ad esternarla per metterla davvero a frutto. Dunque farne qualcosa di reale e concreto.
Come visto fin qui, la Dea Saraswati può manifestarsi ovunque risiedano intelletto e acutezza, scorrevolezza di linguaggio, oratoria e arte in generale. Tutte qualità che potresti riconoscere e sviluppare grazie ad una pratica Yoga mirata.
Ecco qualche consiglio:
- Potresti pensare di introdurre nella tua pratica (o in quella dei tuoi allievi) alcune Posizioni Yoga che interessino l’area del bacino con specifici esercizi di mobilizzazione di anche e pavimento pelvico.
E ancora Asana in grado di esercitare una leggera pressione sulla tiroide, la ghiandola endocrina associata al vortice energetico della Gola.
Oppure posizioni Yoga di rilassamento, che favoriscano l’ingresso in uno stato introspettivo e che agevolino la Meditazione. - Guidare le tue classi o concentrarti su pratiche atte a stimolare il Secondo Chakra, Svadhistana, cioè il centro energetico emozionale legato al piacere e alla creatività, ma soprattutto all’elemento Acqua che si identifica proprio con Saraswati.
Inoltre potresti lavorare con il Quinto, Vishudda, il Chakra della Gola connesso alla nostra capacità di esprimerci e di comunicare.
E ancora con il Sesto, Ajna, il Chakra del Terzo Occhio e della “chiara visione”, considerato il centro dell’intuizione, della saggezza e della conoscenza suprema. - Dedicarti a Meditazioni o visualizzazioni utili per richiamare a te alcune specifiche virtù di Saraswati.
- Individuare un personale Sankalpa, una risoluzione, che possa sostenere memoria e intelletto.
- Cantare o recitare i Mantra connessi alla Dea (di cui ti parlerò specificamente in uno dei prossimi paragrafi).
- Contemplare le immagini sacre della splendida Saraswati.
- Introdurre esercizi di Pranayama tranquillizzanti come, ad esempio, Purna Pranayama (la Respirazione Yogica Completa) o Ujjayi Pranayama (il Respiro a del Vittorioso, perfetto per stimolare l’area della Gola).
Se sei già un praticante “avanzato” o un Insegnante Yoga, ti consiglio invece di sperimentare Pranayama più rivitalizzanti come Viloma Pranayama (la Respirazione Frazionata) ma anche Kapalabhati (il Respiro di Fuoco), per stimolare tutta l’energia creativa di cui hai bisogno.
Asana per Saraswati
Per incentrare una pratica di Asana sull’energia di Saraswati ti suggerisco di dedicarti ad un lavoro che possa riportarti alla purezza di corpo e mente.
Non solo! Le parole d’ordine sono: fluidità dei movimenti, chiarezza comunicativa e intuizione.
Ne consegue, come anticipato sopra, che l’ideale sarebbe sfruttate quelle posizioni Yoga che vadano in qualche modo a stimolare il Secondo Chakra, Svadhistana e ad elevare la conoscenza ai nostri Chakra “superiori”. Nello specifico: il Quinto, Vishuddha, Chakra della Comunicazione e del linguaggio collegato all’area della Gola; e il Sesto, Ajna, Chakra della “Chiara visione” e della “Conoscenza suprema”.
Posture connesse al Secondo Chakra, Svadhistana:
- Adho Mukha Svanasana (la Posizione Yoga del Cane a Faccia in Giù)
- Marjariasana (la Posizione Yoga del Gatto)
- Virabhadrasana 1 (la Posizione Yoga del Guerriero 1)
- Virabhadrasana 2 (la Posizione Yoga del Guerriero 2)
- Virabhadrasana 3 (la Posizione Yoga del Guerriero 3)
- Utthita Trikonasana (la Posizione Yoga del Triangolo Esteso)
- Utthita Parsvakonasana (la Posizione Yoga del Fianco Esteso)
- Ardha Chandrasana (la Posizione Yoga della Mezza Luna)
- Utthita Hasta Padangustasana (la posizione Yoga della Mano Estesa all’Alluce)
- Hanumanasana (la Posizione Yoga di “Hanuman”, più comunemente chiamata spaccata sagittale)
- Supta Virasana (la Posizione Yoga dell’Eroe Sdraiato)
- Vasisthasana (la posizione Yoga del Saggio “Vasistha” o Panca Laterale)
- Adho Mukha Virasana (la posizione Yoga dell’Eroe che Guarda in Basso)
- Brahmasana (la Posizione Yoga di “Brahma”)
- Gomukhasana (la Posizione Yoga del Muso di Vacca)
- Janu Sirsasana (la Posizione Yoga della Testa sul Ginocchio)
- Krounchasana (la Posizione Yoga dell’Airone)
- Kurmasana (la Posizione Yoga della Tartaruga)
- Parsvottanasana (la Posizione Yoga dell’Allungamento Intenso Laterale)
- Pascimottanasana (la Posizione Yoga della Parte Posteriore del Corpo Distesa o della Pinza)
- Prasarita Padottanasana (la Posizione Yoga dello Stiramento Intenso)
- Upavistha Konasana (la Posizione Yoga Seduta ad Angolo)
Asana per lavorare con il Quinto Chakra, Vishuddha:
- Bhujangasana (la Posizione Yoga del Cobra)
- Eka Pada Rajakapotasana (la Posizione Yoga del Piccione Reale su una Gamba)
- Matsyasana (la Posizione Yoga del Pesce)
- Setu Bandha Sarvangasana (la Posizione Yoga del Ponte Contratto)
- Urdhva Mukha Svanasana (la Posizione Yoga del Cane a Faccia in Su)
- Ustrasana (la Posizione Yoga del Cammello)
- Halasana (la Posizione Yoga dell’Aratro)
- Salamba Sarvangasana (la Posizione Yoga della Candela)
- Ardha Matsyendrasana (la Posizione Yoga del Saggio Matsyendra)
- Jathara Parivartanasana (la Posizione Yoga del Ventre Ruotato)
- Parivritta Ardha Chandrasana (la Posizione Yoga della Mezza Luna ruotata o in torsione)
- Parivritta Janu Sirsasana (la Posizione Yoga della Testa al Ginocchio ruotata o in torsione)
- Parivritta Parsvakonasana (la Posizione Yoga del Fianco Esteso ruotata o in torsione)
- Parivritta Trikonasana (la Posizione Yoga del Triangolo ruotato o in torsione)
Asana per il Sesto Chakra, Ajna:
- Vrksasana (la Posizione Yoga dell’Albero)
- Garudasana (la Posizione Yoga di “Garuda” o dell’Aquila)
- Baddha Konasana (la Posizione Yoga dell’Angolo Contenuto)
- Siddhasana (la Posizione Yoga Perfetta)
- Sukasana (la Posizione Yoga Semplice a gambe incrociate)
- Ardha Padmasana (la Posizione Yoga del Mezzo Loto)
- Padmasana (la Posizione Yoga del Loto)
- Savasana (la Posizione Yoga del Cadavere)
Mantra per Saraswati
Per invocare la Dea Saraswati puoi certamente scegliere di affidarti al potere dei Mantra.
Come saprai, si tratta di uno strumento importante per concentrare e fermare la mente in un punto, lasciando le corde della coscienza libere di “vibrare” in un’armoniosa melodia. Dopotutto è una pratica particolarmente gradita e affine a quella che viene definita anche “Dea del Suono”.
Per di più puoi decidere di cantare il tuo Mantra dedicato a Saraswati, oppure di recitarlo semplicemente. In alternativa, puoi anche solo ripeterlo mentalmente, affinché vibri sia a livello conscio che inconscio.
In ogni caso sarà più facile focalizzare la tua attenzione su un buon proposito (detto anche Sankalpa) ed ottenere ciò che desideri. Per esempio, rivolgersi a Saraswati, potrebbe aiutarti a migliorare la memoria e i processi di pensiero. Se te la senti, potresti pronunciare il Mantra 108 volte, così come vuole la tradizione. E aiutarti a tenere il “conteggio” con una Mala.
Ma devi sapere che, anche per Saraswati, esistono diversi Mantra.
Tuttavia, il Bija Mantra (cioè il Mantra “Seme”) dedicato a questa Devi è il suono
«AIM»
Non a caso si tratta del seme di linguaggio creativo e di ispirazione.
Tra i Mantra più celebri per invocare la protezione di Saraswati c’è anche
«AUM AIM HRIM SARASWATYAI NAMAHA»
Che potremmo tradurre come «Om, mi inchino a colei che fluisce, la cui essenza è sapienza e potere di manifestarsi».
Saraswati nella tua vita: perché invocare la Dea?
Saraswati è la divinità a cui appellarsi quando vogliamo dare libero sfogo alle nostre capacità più elevate di conoscenza e azione.
Dunque si manifesta spesso nei momenti di improvvisa comprensione, quando le idee emergono dal nulla o le parole fluiscono facilmente.
Dopotutto le sue qualità ci sostengono nelle fasi di apprendimento, nell’abilità di scrivere e conversare, nell’intuizione artistica e musicale. Addirittura, in quanto protettrice della musica, in India, è spesso venerata dai musicisti prima dei concerti. E, come una Dea delle attività intellettuali, da parte degli studenti prima di sostenere un esame importante.
Nello specifico ti elenco di seguito alcune situazioni in cui potrebbe esserti utile invocare la protezione della Dea Saraswati nella vita di tutti i giorni:
- Per favorire i momenti dedicati allo studio e all’apprendimento
- Per potenziare la memoria
- Per agevolare i processi intuitivi
- Per risolvere con successo esami o test
- Per avere sostegno durante il percorso universitario
- Per favorire la fluidità di linguaggio
- Per imparare le lingue straniere
- Per risolvere eventuali problemi di comunicazione
- Per favorire le abilità legate all’eloquenza, sia nel parlare che nello scrivere
- Per migliorare le proprie abilità musicali
- Per agevolare un stato di Meditazione profonda
Saraswati Puja: il culto indiano della Dea
Anche la Dea della Conoscenza e della Parola ha il proprio festival.
In particolare si tratta del Saraswati Puja, una cerimonia molto sentita soprattutto nel Sud dell’India, che si tiene il primo giorno di primavera. Tale giorno, secondo la tradizione indiana, cade tra i mesi di gennaio e febbraio.
In realtà le celebrazioni si svolgono durante la festa di Navaratri che, letteralmente significa “nove notti”. In questa occasione Saraswati viene venerata insieme ad altre Dee indiane come, ad esempio, Durga.
Ma gli ultimi tre giorni del Navaratri, a partire dal Mahalaya Amavasya (cioè il giorno di luna nuova), sono dedicati specificamente alla Dea Saraswati. Oltretutto, nel nono giorno di Navaratri, (ossia Mahanavami), alle prime luci dell’alba, vengono radunati tutti i libri e gli strumenti musicali vicino alle statue della Dea per essere venerati con speciali preghiere. La cosa davvero curiosa è che, in questa occasione, non è permesso studiare né praticare le arti, affinchè Saraswati conceda la sua benedizione su tutti i libri e sugli strumenti.
Infine, Saraswati Puja si conclude nel decimo giorno di Navaratri (cioè Vijaya Dashami) in cui la Dea viene nuovamente adorata prima che si proceda a rimuovere libri e strumenti. In questo caso, invece, è tradizione che la giornata sia spesa studiando e praticando le arti, come simbolo di “inizio della Conoscenza”.
Solitamente, durante il festival dedicato a Saraswati, i suoi seguaci indossano il giallo, colore associato alla saggezza e alla prosperità. Persino le statue della Dea vengono avvolte in stoffe di seta gialla. Inoltre, molti bambini imparano a scrivere per la prima volta proprio durante la festa dedicata a Saraswati.
Conclusioni
Spero che questo articolo dedicato a Saraswati possa esserti stato utile per progredire nella tua pratica, nel tuo metodo di insegnamento e, specialmente, nella ricerca verso Te Stesso.
Sono certa che, integrando le straordinarie virtù di questa Dea all’interno della tua esistenza, potrai vivere una vita sempre più piena e consapevole.
Dopotutto Saraswati è l’unica Devi la cui funzione cosmica è quella di incarnare il flusso creativo nel linguaggio, nella parola e nel suono, sia in senso personale che universale.
Dunque, perchè non lasciarsi conquistare dalle sue qualità vivaci e sorprendenti?
Se desideri approfondire l’argomento ti suggerisco di iscriverti al nostro Corso di Yoga Online al Femminile… Potrai seguire le lezioni comodamente da casa tua e in qualunque momento!
In più ti ricordo che puoi scegliere di intraprendere uno specifico Percorso di Yoga personalizzato 1-ad-1 dedicato alla Potenza della Dea.
Ad ogni modo non dimenticare di seguirci sulle nostre pagine social e sul canale Youtube dove troverai sempre tantissimi contenuti aggiornati dedicati al mondo dello Yoga.
Io ti aspetto molto presto qui sul blog Blog di Yoga Planet per parlare di un’altra Divinità indiana: Parvati, la cosiddette “Dea del matrimonio sacro”… Stay tuned!
Namastè
Francesca Nera 🙏🏻