SVADHISTHANA CHAKRA, la Forza Vitale

SVADHISTHANA CHAKRA, la Forza Vitale

Con l’articolo di oggi facciamo una sosta in Svadhisthana Chakra, la Forza Vitale. Il nostro viaggio senza bagagli prosegue alla scoperta del centro energetico emozionale.

Con un dolce movimento sinuoso al suon di Lam, Kundalini, con la coda fortemente avvinghiata in Muladhara, danzando al suon di Vam, eleva la sua testa in Svadhisthana Chakra, sprigionando tutta la sua Forza Vitale.

Muladhara esprime le essenze primordiali, gli istinti primitivi dell’esistenza e della sopravvivenza nella consapevolezza della propria individualità.

Svadhisthana Chakra, sede della vita, ci apre al mondo con un movimento della coscienza che ci rende  consapevoli dell’altro.

Ma prima di vedere la sua espressione nella simbologia tantrica, se hai necessità di rileggi l’articolo introduttivo al Sistema Chakra.

SVADHISTHANA CHAKRA: SIMBOLOGIA RAPPRESENTATIVA

Il secondo Chakra è idealmente localizzato tra ombelico e organi genitali.

E’ rappresentato simbolicamente da un Loto di colore arancione a sei petali.

Il numero sei rappresenta la responsabilità e la stabilità.

E’ anche il numero dell’equilibrio fisico e spirituale e della relazione con l’altro.

Il colore arancione, legato alla sfera di ogni piacere fisico ed emotivo, esprime le emozioni.

Etimologicamente il termine “emozione” ci rimanda al latino e-movere “muovere verso l’esterno”.

Si esprime così, in modo chiaro, l’essenza di Svadhisthana, il Chakra che evolve la coscienza dall’inconscio al corpo.

Alla base del loto, la luna crescente, simbolo del femminile e dell’inconscio e un makara con la coda arrotolata.

Il makara è una specie di coccodrillo che, in alcune interpretazioni, rappresenta il Karma, in altre riporta all’immagine di Kundalini.

Nella raffigurazione compare il dio Vishnu e la dea Shakti Rakini, oltre al Bija-Mantra Vam.

SVADHISTHANA CHAKRA: CARATTERISTICHE GENERALI

Muladhara Chakra esprime la componente maschile della sessualità perciò è associato allo Yang.

Svadhisthana lo completa nella sua componente Yin.

Il plesso sacrale è lo scrigno che custodisce la sensualità e il desiderio di nascita di una nuova vita.

E’ la pura energia della creatività, della voglia di unirsi all’altro e la capacità di entrarne in empatia.

Svadhisthana racchiude quella voglia di cambiamento e mutamento che stimola la coscienza ad evolversi in stadi sempre più evoluti.

L’organo associato al secondo vortice energetico è la lingua con il gusto come senso correlato.

Lingua e gusto esprimono, nella gioia del cibo, il piacere della vita.

L’elemento naturale Svadhisthana è l’acqua con le sue qualità primarie.

La fluidità e l’assenza di forma, rappresentano la resa intesa come capacità di adattamento ad ogni situazione.

L’acqua, inoltre, riporta alla memoria del nostro ambiente primordiale, il liquido amniotico.

Il plesso sacrale è il Chakra delle “sensazioni di pancia”.

Emozioni intense come la paura, la rabbia, la gioia si esprimono nell’essenza del verbo “IO SENTO”.

Gli organi associati a Svadhisthana sono la vescica, i reni e le gonadi, relativamente alla loro funzione riproduttiva.

Un secondo Chakra in equilibrio rispecchia apertura verso il mondo circostante e gioia di vivere.

Un secondo Chakra non in equilibrio, a livello fisico, comporta problemi circolatori, diabete, impotenza, problemi urinari.

A livello psicologico, un suo squilibrio potrebbe causare ansie, paure, ossessioni sessuali, incapacità di gioire, carenza di fiducia, freddezza emotiva, dipendenze di varia natura.

I cristalli che stimolano l’energia di Svadhisthana sono ambra, corniola, occhio di tigre e citrino.

Gli animali associati sono il coccodrillo, i pesci e tutte le creature marine.

I liquidi che facilitano l’eliminazione delle tossine, come succhi, tisane e decotti di erbe sono tra i cibi più graditi dal secondo Chakra.

La Spezia regina di Svadhisthana è la Curcuma, la radice dal colore arancione intenso.

SVADHISTHANA CHAKRA: ALCUNE POSIZIONI YOGA

Per quanto concerne la pratica Yoga, Svadhisthana è legato prevalentemente al bacino.  Pertanto rotazioni, cerchi sufi e lavoro di apertura delle anche stimolano la sua energia.

Tra gli Asana, Adho Mukha Svanasana, il cane a testa in giù, Virabhadrasana, la serie dei guerrieri, Utthita Trikonasana, il triangolo, e sicuramente in modo più specifico Marjariasana, il mucca-gatto della pratica Vinyasa.

Vediamo alcune posizioni Hatha Yoga che equilibrano prevalentemente il secondo Chakra.

UTTHITA TRIKONASANA: La Posizione Yoga del Triangolo Esteso

Utthita Trikonasana è una posizione che agisce sul polo Yin, femminile e sul polo Yang maschile.

Rinforza gli organi pelvici e addominali migliorando le funzioni intestinali.

ARDHA CHANDRASANA: La Posizione Yoga della Mezza Luna

Posizione Yoga di equilibrio e radicamento, migliora la stabilità nell’eleganza di un Asana.

Ardha Chandrasana favorisce le energie di Muladhara e Svadhisthana.

HANUMANASANA: La Posizione Yoga di “Hanuman”

Asana avanzato ma dai notevoli benefici, richiede costanza e impegno nella riuscita della sua esecuzione.

Tra gli altri benefici, migliora la flessibilità delle anche stimolando l’energia di Svadhisthana Chakra.

JANU SIRSASANA: La Posizione Yoga della Testa sul Ginocchio

Asana Yoga di estensione del busto in avanti.

La chiusura del busto sulla gamba distesa implica la rotazione del bacino stimolando l’energia del plesso sacrale.

KURMASANA: La Posizione Yoga della Tartaruga

Posizione Yoga intensa ma notevolmente benefica.

Introspezione e ritiro dei sensi per un rilassamento fisico e mentale.

SVADHISTHANA CHAKRA ASANA

Se vuoi saperne di più sulle Posizioni Yoga un piccolo manuale illustrato di tutti gli Asana principali ti guiderà nell’allineamento corretto.

Qui puoi trovare invece la mini guida “Chakra e Asana: come creare la tua lezione di Yoga“.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI IN TABELLA

TABELLA SVADHISTHANA CHAKRA

SVADHISTHANA CHAKRA: GLI ESERCIZI YOGA

Tanti sono i modi per stimolare ed equilibrare l’energia del secondo Chakra attraverso gli esercizi Yoga.

Meditazioni e Visualizzazioni sull’elemento Acqua o sul colore Arancione ad esempio, ma anche Mudra e Mantra.

Vediamone alcuni partendo da Adi Mantra.

SVADHISTHANA CHAKRA: ADI MANTRA

Adi Mantra è un Mantra molto utilizzato nello Yoga Kundalini.

Solitamente recitato per tre volte di seguito, stimola l’energia Kundalini in Svadhisthana.

Entrare in connessione con l’energia creatrice rende i sensi più ricettivi e attivi.

Adi Shakti, Adi Shakti, Adi Shakti,

Namo, Namo ( Mi inchino alla energia creatrice)


Sarab Shakti, Sarab Shakti, Sarab Shakti

Namo, Namo (Mi inchino all’Energia Eterna)

Pritam Bagvati, Pritam Bagvati, Pritam Bagvati

Namo , Namo (Mi inchino alla Primordiale Energia che tutto crea con Dio)


Kundalini Mata Shakti, Mata Shakti

Namo, Namo ( Mi inchino al Potere Creativo della Grande Madre Divina)

Puoi recitare Adi Mantra a voce alta, sussurrando o nella tua mente e se vuoi provare a cantarlo in musica, la versione che preferisco è quella di Nirinjan Kaur che facilmente trovi su YouTube.

E a proposito di YouTube, ti propongo una breve pratica di base YogaPlanet per equilibrare le energie di Muladhara e Svadhisthana Chakra.

Buona Pratica

Scopri il canale YouTube YogaPlanet e iscriviti per accedere a tutti i contenuti.

Se questa pratica ti è piaciuta, Pratica con Noi sulla nostra Academy Online con i contenuti

 “Un Viaggio attraverso i 7 Chakra” un pacchetto lezioni ad un prezzo davvero speciale.

  • 7 Video lezioni
  • 7 Meditazioni

Ti guideranno alla scoperta dell’energia dei tuoi 7 Chakra. Scopri l’offerta!

MARJARIASANA, la Posizione del Gatto

Posizione di quadrupedia dai benefici notevoli e nessuna controindicazione.

Marjariasana rende flessibile la colonna vertebrale, tonifica gli organi addominali, allevia i fastidi della zona lombare, rilassa a livello fisico e mentale.

COME SI ESEGUE IN VINYASA

Partendo dalla Posizione statica di quadrupedia, l’alternanza del movimento del bacino stimola ed equilibra l’energia di Svadhisthana Chakra.

Inspirando il coccige sale verso l’alto.

Fai una conca con la schiena, il torace si apre, il mento sale.

Espirando il coccige si radica verso il basso.

Attivando bene le mani, spingi la colonna verso l’alto fino a formare una gobba.

Chiudi il mento verso lo sterno.

Continua il movimento lasciandoti guidare dal tuo respiro.

Ricorda che il movimento parte sempre dal bacino e si propaga come un’onda lungo tutta la colonna fino alla testa.

UTKATA KONASANA: La Posizione Yoga della Dea

Utkata Konasana, la “Posizione dell’angolo Potente” è anche chiamata Durgasana in riferimento alla Dea Durga, dea indù della potenza creatrice femminile.

COME SI ESEGUE

Potresti partire da Tadasana o da qualsiasi altra Posizione.

Divarica le gambe rivolgendo i piedi verso l’esterno. Questo ti permetterà di avere una buona apertura del bacino.

Attiva l’addome e mantieni la schiena perpendicolare.

Fletti le gambe rispettando l’allineamento ginocchia-caviglie fino a formare un angolo di 90°.

Prova a mantenere la Posizione per almeno tre cicli di respiro o comunque fino a quando riesci ad essere in una situazione confortevole.

La Posizione della Dea rinforza gambe e glutei, favorisce l’apertura delle anche, stimola l’energia ineriore creatrice.

SVADHISTHANA CHAKRA: YONI MUDRA

Yoni Mudra è il Mudra della forza vitale e della fonte interiore.

Rinforza l’energia di base, la vitalità degli organi e armonizza principalmente Svadhisthana Chakra.

Yoni deriva dal sanscrito e significa “utero”, per cui è tradotto anche con Sigillo dell’utero.

E’ uno dei mudra più antichi che ci riporta al nostro essere bambini nell’utero materno, a quel mondo interiore silenzioso, dalla calma paradisiaca.

COME SI ESEGUE

Yoni Mudra si pratica chiudendo gli orecchi con i pollici, gli occhi con gli indici, le narici con i medi.

Gli anulari poggiano sul labbro superiore, i mignoli sul labbro inferiore, così da mantenere la bocca chiusa.

Il silenzio di Yoni Mudra stimola la ricezione dei sensi in un silenzio assordante che riporta alla interiorità materna.

Nel nostro articolo praticheremo Yoni Mudra in un’altra modalità, una variante più semplice ma altrettanto benefica.

COME SI ESEGUE

Siediti in una posizione meditativa che sia comoda e chiudi gli occhi.

Resta concentrato sul respiro naturale fino a percepirlo lento e profondo.

Porta a contatto i pollici, gli indici e le falangi di entrambe le mani.

Puoi mantenere Yoni Mudra all’altezza dell’utero oppure portare le mani all’altezza della fronte.

E’ un sigillo che favorisce la concentrazione e aumenta la consapevolezza di sé.

Allevia ansia e stress equilibrando il sistema nervoso e donando una incredibile pace mentale.

SVADHISTHANA CHAKRA YONI MUDRA

Ma se non hai voglia di tutto questo, posso darti un altro valido consiglio: rendi più viva la tua “Ars amatoria”

O ancor più semplicemente, lasciati levigare dall’acqua, vestiti di arancione, inebriati del profumo di un incenso dalla fragranza intensa del sandalo o delicata dell’arancio.

Mary Bellomo