Yoga e Bambini: un approccio Ludico e Divertente.

Yoga e Bambini: un approccio Ludico e Divertente.

Yoga e Bambini: un approccio Ludico e Divertente

Nell’articolo di oggi voglio parlarvi della mia esperienza con lo Yoga Bimbini nata un po’ per caso, tra dubbi e perplessità ma che oggi sicuramente occupa un posto molto importante nella mia formazione.

Iniziare a praticare sin da piccoli, come attività ricreativa, potrebbe apportare sorprendenti benefici.

Lo Yoga Bambini è molto diverso dallo yoga adulti e si basa su un approccio ludico divertente che segue la sua natura nella dinamicità e voglia di gioco.

Le asana proposte sono a misura di bambino e seguono il suo sviluppo, fisico, emotivo e psicologico.

Le storie animate rendono la lezione divertente così come le storie educative vertono all’ insegnamento dei valori più semplici come il rispetto per la natura e ogni creatura dell’universo.

Attraverso i giochi di animazione e di gruppo il bambino impara a relazionarsi con gli altri e a socializzare oltre al sano movimento fisico che migliora la postura, la stabilità e lo rende consapevole del corpo e del suo respiro.

Da un punto di vista più psicologico inizierà a “toccare” le sue emozioni, migliorerà la concentrazione e aumenterà l’autostima.

Altra componente molto importante, la creatività.

In una società come quella attuale, concentrata sullo sviluppo delle capacità logico razionali, poca importanza si dà a quella parte del cervello che è la parte creativa, l’emisfero destro.

Attraverso la musica, il ballo, la colorazione dei Mandala, le storie ma anche le visualizzazioni e le prime semplici meditazioni volte all’ascolto interiore, il bambino svilupperà una crescita creativa che lo accompagnerà nella crescita anagrafica.

Partendo da questi presupposti, è impensabile e improponibile insegnare ai bimbi dopo un corso di formazione yoga adulti.

E per esperienza personale, posso affermare che grazie al corso di formazione Yoga Bambini ho lasciato andare molte mie resistenze di adulta, ho ricontattato quella parte di bambina che è ancora in me e che mi dà entusiasmo nella vita.

Certo, facile non è relazionarsi con una classe intera di bambini, ma vi assicuro che, nonostante ti lascino senza energie, sono loro che danno, che ti riempiono…

E non c’è nulla di più bello, alla fine di una lezione, dei bambini che fanno a gara per regalarti un abbraccio e dirti un puntuale “Ti voglio bene maestra”.

Mary Bellomo