GARUDASANA, la Posizione dell’Aquila

GARUDASANA, la Posizione dell’Aquila

GARUDASANA, la Posizione dell’Aquila

Nell’articolo di oggi del nostro blog, per le asana in equilibrio in piedi, parleremo di Garudasana, la posizione dell’Aquila.

Piccolo passo nella mitologia indiana per la curiosità di scoprire l’origine della posizione.

Garuda, figura a metà uomo, metà rapace, è il Signore delle Aquile ed è il mezzo di trasporto utilizzato da Visnu. La sua storia la ritroviamo nella Mahabarata, poema epico che include anche la Bhagavad Gita, come antagonista dei Naga, le divinità dalla forma di serpente.

La leggenda narra del rapimento di Vinata, madre di Garuda, imprigionata nella città sotterranea dei Tesori presieduta dai Naga. Per ottenere la sua liberazione, egli deve consegnare loro l’amrita, l’elisir dell’immortalità degli dei.

Garuda prova a sottrarre l’amrita agli dei ma questi gli si rivoltano contro, tutti tranne Visnu che, impietositosi dalla sua storia gli concede l’immortalità e l’amrita che dopo la liberazione della madre avrebbe restituito. Garuda in cambio gli promette eterna fedeltà divenendo il suo fedele servitore e la sua cavalcatura.

Garudasana come posizione, ricorda un’aquila appollaiata con le ali chiuse.

Nella simbologia yogica, questa posizione ha un significato profondo legato alla capacità di ridimensionare atteggiamenti di onnipotenza lasciando emergere l’umiltà e compassione.

Anche Garudasana è un’asana asimmetrica pertanto da eseguire da entrambi i lati.

Partendo da Tadasana, flettere la gamba destra e accavallare la sinistra agganciando il polpaccio destro con il piede sinistro.

Il braccio sinistro passa sotto il braccio destro, flesso a 90° a cercare il palmo della mano destra. I gomiti sono all’altezza delle spalle, lo sguardo è frontale per una migliore stabilità.

Prestare attenzione all’allineamento delle creste iliache ed effettuare una leggera retroversione del bacino per distendere la zona lombare.

A livello fisico, Garudasana rinforza e allunga i muscoli di gambe e braccia, allevia sintomi di sciatica, stira le spalle, la zona dorsale, rinforza le anche, migliora l’equilibrio.

A livello energetico lavora principalmente su Swadhistana, 2° Chakra e Ajna, 6° Chakra.

A livello psicologico, agisce sulla parte Yin e sulla parte Yang e come aquile appollaiate e con le ali chiuse, questa posizione ci riporta all’umiltà lasciando il piedistallo a chi ne sente il bisogno.

 

Mary Bellomo